6 febbraio: Giornata Internazionale contro le Mutilazioni Genitali Femminili
L’Impegno della CISL e dell’ANOLF Il 6 febbraio si celebra la Giornata Internazionale contro le Mutilazioni Genitali Femminili (MGF), una ricorrenza istituita per sensibilizzare l’opinione pubblica su una pratica che costituisce una grave violazione dei diritti umani.
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L’Impegno della CISL e dell’ANOLF
Il 6 febbraio si celebra la Giornata Internazionale contro le Mutilazioni Genitali Femminili (MGF), una ricorrenza istituita per sensibilizzare l’opinione pubblica su una pratica che costituisce una grave violazione dei diritti umani. In questa occasione, la CISL, in collaborazione con l’Associazione ANOLF, ribadisce con determinazione il proprio impegno nella lotta contro le MGF, attraverso iniziative di informazione, prevenzione e supporto alle vittime.
Mutilazioni Genitali Femminili: un problema globale
Le MGF sono pratiche ancora diffuse in diverse aree del mondo, in particolare in alcuni Paesi dell’Africa, Asia e America Latina, ma i casi non sono limitati a queste regioni. Anche in Europa, Nord America, Australia e Nuova Zelanda, tra le comunità immigrate, si registrano episodi di questa pratica dannosa.
Secondo le stime più recenti, oltre 200 milioni di donne e bambine hanno subito mutilazioni genitali, di cui 44 milioni hanno meno di 15 anni. In Italia, nel 2019, si contavano circa 87.600 donne portatrici di MGF, di cui 7.600 minorenni, mentre circa 5.000 bambine risultavano a rischio, in particolare tra le comunità provenienti da Egitto e Nigeria.
Grazie a campagne di sensibilizzazione, programmi educativi e normative internazionali, negli ultimi decenni il rischio che le bambine siano sottoposte a MGF si è ridotto di un terzo. Tuttavia, la battaglia è ancora lunga e necessita di un impegno costante.
Insieme all’ANOLF, la CISL porta avanti una serie di azioni concrete per contrastare questa violenza:
- Informazione e sensibilizzazione: campagne di comunicazione per educare le comunità sui rischi e le conseguenze delle MGF.
- Supporto alle vittime: assistenza psicologica e medica per chi ha subito mutilazioni genitali.
- Advocacy e tutela legale: promozione di leggi più severe e tutela dei diritti delle donne e delle bambine.
Per garantire un’assistenza adeguata alle vittime, la CISL propone che le conseguenze delle MGF vengano riconosciute nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) come patologie croniche. Questo permetterebbe alle donne che hanno subito questa pratica di accedere più facilmente a cure mediche e psicologiche mirate.
Obiettivo 2030: Eliminare le MGF
Le crisi internazionali e le emergenze umanitarie rischiano di compromettere i progressi raggiunti finora. Tuttavia, il nostro impegno resta saldo: informare, proteggere e offrire strumenti concreti per fermare le MGF. L’obiettivo, in linea con i programmi globali per la tutela dei diritti umani, è quello di eliminare questa pratica entro il 2030.
La collaborazione di tutti è fondamentale per diffondere questo messaggio e sostenere la nostra battaglia. Unisciti alla campagna della CISL e dell’ANOLF, condividendo i contenuti informativi e sensibilizzando la comunità.